Marvin Pascale

[B.Log]

15 Gennaio 2025

OpenZFS 2.3.0

OpenZFS

Il 14 gennaio 2025, è stata rilasciata la versione 2.3.0 di OpenZFS, portando con sé una serie di miglioramenti significativi che rafforzano ulteriormente la posizione di ZFS come soluzione di archiviazione affidabile e versatile.

Espansione RAIDZ

Una delle novità più attese è l’espansione di RAIDZ. Questa funzionalità consente di aggiungere nuovi dispositivi a un pool RAIDZ esistente, aumentando la capacità di archiviazione senza necessità di tempi di inattività. In passato, l’espansione di un pool RAIDZ richiedeva la ricostruzione completa del pool, un processo lungo e complesso. Con questa innovazione, l’espansione diventa più semplice ed efficiente.

Fast Dedup

La deduplica è stata notevolmente migliorata con l’introduzione di “Fast Dedup”. Questa funzione offre un significativo incremento delle prestazioni rispetto alla deduplicazione originale di OpenZFS. Sebbene la deduplicazione possa ridurre l’utilizzo dello spazio eliminando dati duplicati, è importante valutare attentamente il suo impatto sulle risorse di sistema prima di implementarla in ambienti di produzione.

Direct I/O

La nuova opzione di I/O diretto permette di bypassare l’ARC (Adaptive Replacement Cache) per operazioni di lettura e scrittura. Questo può migliorare le prestazioni in scenari specifici, come l’utilizzo di dispositivi NVMe, dove la cache potrebbe non essere necessaria o addirittura ridurre l’efficienza. L’I/O diretto offre un controllo più granulare sulle operazioni di I/O, adattandosi meglio alle esigenze di sistemi ad alte prestazioni.

Supporto per Nomi Lunghi

OpenZFS 2.3.0 estende il supporto per nomi di file e directory fino a 1023 caratteri. Questo aggiornamento è particolarmente utile in ambienti che richiedono strutture di file con nomi descrittivi e dettagliati, migliorando la flessibilità nella gestione dei file.

Output JSON

Per facilitare l’integrazione con strumenti di automazione e scripting, molteplici comandi di OpenZFS ora offrono un output opzionale in formato JSON. Questo permette una più facile analisi e manipolazione dei dati, integrandosi perfettamente con moderne pipeline di gestione dei dati.

Correzioni di Bug e Miglioramenti delle Prestazioni

Oltre alle nuove funzionalità, questa release include una serie di correzioni di bug e miglioramenti delle prestazioni che aumentano la stabilità e l’efficienza complessiva del sistema. Gli sviluppatori hanno affrontato problemi critici segnalati nelle versioni precedenti, garantendo un’esperienza più affidabile per gli utenti.

Piattaforme Supportate

OpenZFS 2.3.0 è compatibile con i kernel Linux dalla versione 4.18 alla 6.12 e con le release di FreeBSD 13.3, 14.0 e 14.1, assicurando un ampio supporto per diverse configurazioni di sistema.

Per ulteriori dettagli e per scaricare la nuova versione, è possibile consultare la pagina ufficiale del rilascio su GitHub.

Mani in pasta

Vedremo ora come installare openZFS su un sistema GNU/Linux RHEL based (Almalinux 9.x).

Aggiungiamo il repository

# dnf install https://zfsonlinux.org/epel/zfs-release-2-3$(rpm --eval "%{dist}").noarch.rpm

e ora è il momento dei pacchetti aggiuntivi e i moduli del kernel

# dnf install -y epel-release
# dnf install -y kernel-devel
# dnf install -y zfs

Riavviamo il nostro server e il gioco è fatto.

Conclusioni

In conclusione, OpenZFS 2.3.0 introduce miglioramenti sostanziali che semplificano la gestione dello storage e offrono nuove opportunità per ottimizzare le prestazioni e la scalabilità dei sistemi. Gli amministratori di sistema e gli appassionati di open-source sono incoraggiati ad esplorare queste nuove funzionalità per sfruttare al meglio le potenzialità offerte da ZFS.


Le opinioni in quanto tali sono opinabili e nulla ti vieta di approfondire l’argomento.

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