CrowdSec
Da sysadmin, sai bene quanto sia cruciale tenere alta la guardia, soprattutto quando proteggi infrastrutture di enti pubblici o scuole. CrowdSec ha appena introdotto due blocklist speciali pensate proprio per questi settori: Education Attackers e Public Sector Attackers. Ecco come inserirle efficacemente nel tuo ecosistema.
Cosa sono queste nuove blocklist?
- Education Attackers: contiene IP noti per attaccare reti scolastiche, università, LMS e altre infrastrutture educative.
- Public Sector Attackers: raccoglie IP aggressivi focalizzati su server di enti pubblici, amministrazioni locali o documentali.
Due strumenti tagliati su misura per mitigare minacce specifiche.
Perché usarle?
- Maggiore rilevanza: blocchi mirati, con IP che attaccano proprio il tuo settore.
- Allerta ridotta: meno “rumore di fondo”, più focus su eventi reali.
- Aggiornamenti costanti: dati freschi, con rigenerazione continua della blocklist.
In una PA o in ambito education, queste liste diventano un filtro essenziale che elimina il traffico dannoso prima che diventi un problema.
Come attivarle — passo dopo passo
- Entra nella Console CrowdSec → scheda Blocklists;
- trova “Education Attackers” o “Public Sector Attackers”;
- clicca su Subscribe, seleziona i tuoi Security Engines o integrazioni firewall;
- da community, hai già diritto a 3 blocklist; ma queste sono tier Premium/Platinum — valuta un upgrade se ti servono entrambe;
- aspetta la propagazione: in genere 2 ore per la community, con aggiornamento frequente.
Integrazione con la tua architettura
- Security Engine: riceve i feed e blocca direttamente su host o container.
- Firewall/Cloud: via CTI API, puoi sincronizzare automaticamente liste su Palo Alto, Fortinet, MikroTik, Cloudflare e altri.
- SIEM/Threat Intel: arricchisci i tuoi dati con IP direttamente dalle blocklists.
Best practice
- Comprendi i volumi: controlla numero di IP, cambiamenti recenti, overlap con blocklist generali e possibili falsi positivi.
- Monitora gli impatti: osserva quanti alert si riducono, aggressioni respinte, o falsi scatenati.
- Adatta le politiche: per certi servizi (es. portali didattici aperti), potrebbe essere utile usare CAPTCHA o limitare solo alcuni IP.
- Collabora con la community: segnala IP sospetti o contribuisci a migliorare le liste—“safer together” è anche questo.
Conclusione
Se gestisci infrastrutture nell’istruzione o pubblica amministrazione, queste nuove blocklist CrowdSec sono esattamente quello che serve. Precise, aggiornate e facili da integrare. Ti aiutano a filtrare traffico bad actors mirati al tuo settore, liberandoti dagli alert inutili e migliorando la sicurezza complessiva.
Le opinioni in quanto tali sono opinabili e nulla ti vieta di approfondire l’argomento.
Risorse: