Marvin Pascale

[B.Log]

05 Marzo 2025

Gli attacchi informatici di inizio 2025

Caddy Server

Negli ultimi mesi, il panorama delle minacce informatiche ha registrato una significativa intensificazione, con una particolare attenzione verso il contesto italiano. Tra i gruppi più attivi si distingue NoName057(16), noto per operazioni DDoS (Distributed Denial of Service) mirate a infrastrutture critiche e istituzioni governative. Episodi significativi, come gli attacchi registrati nel febbraio 2025 ai danni di enti governativi e aziende del settore trasporti, evidenziano la necessità di una strategia di difesa stratificata e resiliente.

Architetture di difesa: IDS, IPS, WAF e firewall

Una risposta efficace agli attacchi informatici richiede un’infrastruttura di sicurezza multilivello che integri strumenti di rilevamento, prevenzione e mitigazione delle minacce. Tra le soluzioni principali si annoverano IDS, IPS, WAF e firewall, elementi chiave di una strategia di cybersecurity.

IDS (Intrusion Detection System): monitoraggio e analisi delle minacce

I sistemi IDS costituiscono un’importante difesa proattiva per il monitoraggio del traffico di rete e dell’attività di sistema. Si basano su tecniche di analisi comportamentale e su database di firme per individuare pattern anomali, segnalando intrusioni sospette senza intervenire direttamente.

IPS (Intrusion Prevention System): mitigazione delle minacce in tempo reale

A differenza dell’IDS, l’IPS non si limita alla rilevazione, ma attua un’azione reattiva, filtrando e bloccando il traffico malevolo prima che possa compromettere l’integrità del sistema. Gli IPS moderni integrano tecnologie di machine learning e deep packet inspection, consentendo una risposta adattativa agli attacchi emergenti.

WAF (Web Application Firewall): protezione delle applicazioni web

Il WAF è progettato per proteggere le applicazioni web da attacchi comuni, come SQL injection, cross-site scripting (XSS) e altre vulnerabilità classificate nella OWASP Top 10. L’adozione di un WAF è essenziale per mitigare le minacce contro API e servizi cloud-native, proteggendo i dati sensibili esposti su Internet.

Il ruolo critico del firewall: protezione perimetrale e avanzata

Il firewall rappresenta la componente essenziale di qualsiasi architettura di sicurezza aziendale. I firewall next-generation (NGFW) vanno oltre la semplice filtrazione basata su porte e protocolli, offrendo funzionalità avanzate quali deep packet inspection (DPI), analisi contestuale del traffico e integrazione con threat intelligence per bloccare movimenti laterali e attacchi mirati.

Sicurezza dell’accesso remoto: VPN e MFA

L’evoluzione del lavoro remoto e delle infrastrutture distribuite ha reso indispensabile l’implementazione di VPN (Virtual Private Network) e autenticazione multi-fattore (MFA) per garantire un accesso remoto sicuro.

VPN (Virtual Private Network): connessioni sicure e crittografate

Le VPN stabiliscono tunnel crittografati tra gli endpoint e la rete aziendale, proteggendo la trasmissione dei dati da eventuali intercettazioni. Tuttavia, l’adozione esclusiva delle VPN non è sufficiente a garantire la sicurezza totale, poiché non previene attacchi basati sulla compromissione delle credenziali.

MFA (Multi-Factor Authentication): protezione dell’identità digitale

L’MFA introduce un livello di sicurezza aggiuntivo attraverso l’uso di più fattori di autenticazione, come token hardware, biometrici o one-time password (OTP). La combinazione di VPN e MFA riduce drasticamente il rischio di attacchi basati sul furto di credenziali, tra cui phishing e credential stuffing.

L’open-source come motore della sicurezza informatica

L’adozione di strumenti open-source per la cybersecurity offre vantaggi significativi rispetto alle soluzioni proprietarie, tra cui maggiore trasparenza, adattabilità e riduzione dei costi.

Esempi di soluzioni open-source affidabili includono:

  • Suricata e Snort (sistemi IDS/IPS)
  • ModSecurity (WAF avanzato)
  • pfSense e OPNSense (firewall di nuova generazione)
  • OpenVPN e WireGuard (VPN sicure e performanti)

A queste pietre miliari della sicurezza informatica si affiancano anche nuove tecnologie come CrowdSec che porta la sicurezza informatica a essere non più una lotta solitaria ma una battaglia collettiva. OpenVPN e WireGuard sono sempre più spesso utilizzate come fondamenta per soluzioni complete e complesse come Pritunl, NetMaker e NetBird che offrono in aggiunta al “semplice” tunnel VPN funzionalità di MFA, firewall e controlli avanzati.

L’open-source consente un controllo più granulare sulla configurazione e personalizzazione degli strumenti di sicurezza, supportato da comunità di esperti che garantiscono aggiornamenti continui e tempestiva risposta alle nuove minacce.

Conclusioni

Nel 2025, l’evoluzione delle minacce informatiche impone alle aziende di adottare strategie di sicurezza multilivello e proattive. L’integrazione di IDS, IPS, WAF, firewall, VPN e MFA è essenziale per costruire infrastrutture resilienti. Le soluzioni open-source rappresentano una valida alternativa, garantendo flessibilità, sicurezza e aggiornamenti continui senza i vincoli delle licenze proprietarie.

Investire oggi nella cybersecurity significa proteggere la continuità operativa e la competitività aziendale nel lungo periodo.


Le opinioni in quanto tali sono opinabili e nulla ti vieta di approfondire l’argomento.

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