Gli attacchi informatici di inizio 2025
Negli ultimi mesi, il panorama delle minacce informatiche ha registrato una significativa intensificazione, con una particolare attenzione verso il contesto italiano. Tra i gruppi più attivi si distingue NoName057(16), noto per operazioni DDoS (Distributed Denial of Service) mirate a infrastrutture critiche e istituzioni governative. Episodi significativi, come gli attacchi registrati nel febbraio 2025 ai danni di enti governativi e aziende del settore trasporti, evidenziano la necessità di una strategia di difesa stratificata e resiliente.
Architetture di difesa: IDS, IPS, WAF e firewall
Una risposta efficace agli attacchi informatici richiede un’infrastruttura di sicurezza multilivello che integri strumenti di rilevamento, prevenzione e mitigazione delle minacce. Tra le soluzioni principali si annoverano IDS, IPS, WAF e firewall, elementi chiave di una strategia di cybersecurity.
IDS (Intrusion Detection System): monitoraggio e analisi delle minacce
I sistemi IDS costituiscono un’importante difesa proattiva per il monitoraggio del traffico di rete e dell’attività di sistema. Si basano su tecniche di analisi comportamentale e su database di firme per individuare pattern anomali, segnalando intrusioni sospette senza intervenire direttamente.
IPS (Intrusion Prevention System): mitigazione delle minacce in tempo reale
A differenza dell’IDS, l’IPS non si limita alla rilevazione, ma attua un’azione reattiva, filtrando e bloccando il traffico malevolo prima che possa compromettere l’integrità del sistema. Gli IPS moderni integrano tecnologie di machine learning e deep packet inspection, consentendo una risposta adattativa agli attacchi emergenti.
WAF (Web Application Firewall): protezione delle applicazioni web
Il WAF è progettato per proteggere le applicazioni web da attacchi comuni, come SQL injection, cross-site scripting (XSS) e altre vulnerabilità classificate nella OWASP Top 10. L’adozione di un WAF è essenziale per mitigare le minacce contro API e servizi cloud-native, proteggendo i dati sensibili esposti su Internet.
Il ruolo critico del firewall: protezione perimetrale e avanzata
Il firewall rappresenta la componente essenziale di qualsiasi architettura di sicurezza aziendale. I firewall next-generation (NGFW) vanno oltre la semplice filtrazione basata su porte e protocolli, offrendo funzionalità avanzate quali deep packet inspection (DPI), analisi contestuale del traffico e integrazione con threat intelligence per bloccare movimenti laterali e attacchi mirati.
Sicurezza dell’accesso remoto: VPN e MFA
L’evoluzione del lavoro remoto e delle infrastrutture distribuite ha reso indispensabile l’implementazione di VPN (Virtual Private Network) e autenticazione multi-fattore (MFA) per garantire un accesso remoto sicuro.
VPN (Virtual Private Network): connessioni sicure e crittografate
Le VPN stabiliscono tunnel crittografati tra gli endpoint e la rete aziendale, proteggendo la trasmissione dei dati da eventuali intercettazioni. Tuttavia, l’adozione esclusiva delle VPN non è sufficiente a garantire la sicurezza totale, poiché non previene attacchi basati sulla compromissione delle credenziali.
MFA (Multi-Factor Authentication): protezione dell’identità digitale
L’MFA introduce un livello di sicurezza aggiuntivo attraverso l’uso di più fattori di autenticazione, come token hardware, biometrici o one-time password (OTP). La combinazione di VPN e MFA riduce drasticamente il rischio di attacchi basati sul furto di credenziali, tra cui phishing e credential stuffing.
L’open-source come motore della sicurezza informatica
L’adozione di strumenti open-source per la cybersecurity offre vantaggi significativi rispetto alle soluzioni proprietarie, tra cui maggiore trasparenza, adattabilità e riduzione dei costi.
Esempi di soluzioni open-source affidabili includono:
- Suricata e Snort (sistemi IDS/IPS)
- ModSecurity (WAF avanzato)
- pfSense e OPNSense (firewall di nuova generazione)
- OpenVPN e WireGuard (VPN sicure e performanti)
A queste pietre miliari della sicurezza informatica si affiancano anche nuove tecnologie come CrowdSec che porta la sicurezza informatica a essere non più una lotta solitaria ma una battaglia collettiva. OpenVPN e WireGuard sono sempre più spesso utilizzate come fondamenta per soluzioni complete e complesse come Pritunl, NetMaker e NetBird che offrono in aggiunta al “semplice” tunnel VPN funzionalità di MFA, firewall e controlli avanzati.
L’open-source consente un controllo più granulare sulla configurazione e personalizzazione degli strumenti di sicurezza, supportato da comunità di esperti che garantiscono aggiornamenti continui e tempestiva risposta alle nuove minacce.
Conclusioni
Nel 2025, l’evoluzione delle minacce informatiche impone alle aziende di adottare strategie di sicurezza multilivello e proattive. L’integrazione di IDS, IPS, WAF, firewall, VPN e MFA è essenziale per costruire infrastrutture resilienti. Le soluzioni open-source rappresentano una valida alternativa, garantendo flessibilità, sicurezza e aggiornamenti continui senza i vincoli delle licenze proprietarie.
Investire oggi nella cybersecurity significa proteggere la continuità operativa e la competitività aziendale nel lungo periodo.
Le opinioni in quanto tali sono opinabili e nulla ti vieta di approfondire l’argomento.
Risorse: