Quale distro scegliere?
Molto spesso mi sottopongono questo quesito esistenziale.
La verità è che non esiste una risposta sempreverde a queste domande perché non esiste una distribuzione Linux giusta per iniziare e non ne esiste una giusta per continuare.
Facciamo un pò di chiarezza
Una distribuzione Linux è una raccolta di software, tools e configurazioni a supporto del kernel Linux.
Il kernel Linux è il cuore pulsante di ogni distribuzione.
L’ambiente grafico (o desktop environment) è una raccolta di software che fornisce un’interfaccia Grafica Utente (o GUI) ad una distribuzione.
Ma quindi quello che mi affascina è la distribuzione o l’ambiente grafico?
Molto spesso veniamo affascinati dall’ambiente grafico e basiamo su quello gran parte della nostra scelta senza sapere che è possibile abbinare quell’ambiente grafico ad ogni distribuzione.
Ma allora quale distribuzione scegliere e perché?
Il principio c’era Linux e poi vennero le distribuzioni; tutte (o quasi) con principi e obiettivi differenti. Vediamo quali siano le principali distribuzioni.
Le distribuzioni si distinguono in distribuzioni storiche e distribuzioni derivate.
In principio le distribuzioni erano poche e da quelle sono state derivate tantissime altre distribuzioni.
Uno sguardo alla timeline delle distribuzioni (aggiornata al 2020).
Debian
Debian (il sistema operativo universale) è una delle distribuzioni linux più longeve e famose. La filosofia Debian incarna appieno il concetto di opensource e di conseguenza non integra nessun software proprietario. Esempio di successo, Debian è l’unica distribuzione interamente mantenuta dalla una comunità ed è a tutt’oggi una delle più utilizzate in ambito server grazie alla sua stabilità.
A Debian si sono ispirate tantissime distribuzioni tra le quali Ubuntu che si pone come obiettivo quello di fornire una distribuzione pronta all’uso (in gergo out of the box) e offre ambiente grafico amichevole e possibilità di installare software ( e driver) proprietari.
Red Hat Enterprise Linux
Red Hat Enterprise Linux (RHEL) è un esempio di come fondare un impero sul free software. RHEL fin dai primi passi ha costruito un sistema di supporto altamente specializzato.
Da RHEL nascono CentOS e Fedora che permettono di utilizzare una distribuzione RHEL based senza dover aderire ai piani di affiliazione offerti.
Slackware
Amata dai più tecnici Slackware è una distribuzione che offre la possibilità di forgiarsi un sistema stabile e flessibile. Per affrontarla non bisogna aver paura di utilizzare la riga di comando e compilare il software che si intende utilizzare.
Arch
Molto giovane ma con idee chiare Arch ha portato una ventata di aria fresca nel mondo delle distribuzioni e offre agli utenti più esperti software novo tutti i giorni. Nota anche come rolling release Arch rende disponibile all’interno dei suoi repository le ultimissime versioni dei software (spesso in testing) e si è creata una comunità molto attiva che rende accessibili moltissimi software ( AUR - Arch user repository). Non comodissima da installare ne configurare ha dato il via alla formazione di tante derivate.
Tra queste c’è Manjaro che offre una interfaccia di installazione semplice e lineare oltre ad un sistema di configurazione e amministrazione comodo e semplice.
A questo punto abbiamo tantissime informazioni e possiamo affermare che:
Tutte le distribuzioni sono semplici e complesse allo stesso modo; tutto dipende da quanto a fondo vogliamo andare.
Una volta individuata la distribuzione che fa per noi dobbiamo scegliere l’ambiente grafico e le possibilità sono copiose. Tra i desktop environment più famosi troviamo Gnome, KDE, Lxde e xfce. Ma ce ne sono tantissimi altri, tutti con le loro peculiarità.
Uno sguardo veloce
KDE Gnome Xfce
Cosa utilizzo io?
Negli anni ho cambiato idee e distribuzioni ma non ho mai tradito il principio che mi ha mosso fin dai primi passi: la possibilità di avere il codice disponibile e condividere il mio lavoro. Sono legato alla filosofia Debian e credo che il software, come la conoscenza, siano di tutti e non possano appartenere a pochi. In ambito server utilizzo quasi sempre Debian ma per le mie postazioni al momento sto utilizzando una Manjaro con ambiente grafico Plasma KDE.
Concludendo, possiamo affermare che non esiste una distribuzione giusta o una sbagliata e che si può avere una distribuzione per tutta la vita oppure cambiare spesso e provare sempre distro nuove (in gergo distrohopping).
Un po di pratica
Prima di installare la distro ( e modificare il tuo computer ) puoi provare diverse distribuzioni e ambienti grafici avviando una macchina virtuale.
Virtualbox è un software gratuito che permette di avviare macchine virtuali e poter provare sistema operativo e ambiente grafico.
OSBoxes raccoglie immagini (hard disk virtuali) pronte all’uso così da non dover eseguire tutte le installazioni.
Basterà cercare la distro, scaricare l’immagine disco e creare la macchina virtuale. All’avvio si dovranno inserire il nome utente e la password fornite dal sito.
In genere
Username: osboxes | Password: osboxes.org
A questo si aggiunge la possibilità di cercare informazioni, video e screenshot sul web. Facendo una semplicissima ricerca su un motore di ricerca o su youtube.
Nota bene
Tutte le distribuzioni offrono strumenti per la navigazione web (es: Firefox, Chrome, Brave, …), elaborazione testi e dati (es: Libreoffice) e gestione dei propri file. E’ sempre possibile installare nuovo software tramite i gestori dei pacchetti (package manager) che si presentano con una interfaccia grafica molto simile agli store a cui siamo abituati in ambito mobile (iOS e Android).
Extra
Forse in pochi sanno che Android è una distro Linux. Il sistema operativo mobile che tutti almeno una volta abbiamo visto e utilizzato cela un cuore Linux.
Le opinioni in quanto tali sono opinabili e nulla ti vieta di approfondire l’argomento.
Risorse: